Questo libro riapre il discorso su Adriano Olivetti, come fondatore di un nuovo riformismo, attento ed efficiente nella soluzione tempestiva dei problemi quotidiani, ma nello stesso tempo non dimentico dei grandi ideali di eguaglianza e giustizia sociale.
Ancora oggi, nella situazione politica italiana, il movimento dei progressisti e in generale della sinistra oscilla fra il massimalismo e il minimalismo, ottenendo come risultato l'auto-dilaniarsi della sinistra e la sua inevitabile sconfitta. Quello di Olivetti non era solo un "sogno", come è stato detto, ma una utopia concreta, un sogno da realizzarsi, un insieme di riforme non soltanto canoramente predicate nelle piazze e nei comizi, ma fornite al contrario di precise tecniche attuative. Se Adriano Olivetti era, come si dice, un utopista, occorre subito precisare che si trattava di un utopista pragmatico.
[ISBN-978-88-3305-433-9]
Pagg. 144 - € 12,00
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