Antonio Catalfamo, come coordinatore dell’«Osservatorio permanente sugli studi pavesiani nel mondo», ha dedicato ampi studi all’opera di Cesare Pavese, allargando gli orizzonti critici alla dimensione internazionale. Progressivamente tali orizzonti hanno conosciuto un ulteriore ampliamento, abbracciando altri scrittori piemontesi: Beppe Fenoglio, Davide Lajolo, Nuto Revelli, Italo Calvino (piemontese d’adozione), Carlo Levi, Primo Levi. L’autore procede, nel presente volume, ad un’analisi «intertestuale» tra di essi, partendo, per l’appunto, da Pavese, nella convinzione che per delineare il «paesaggio» letterario, accanto alla dimensione storica, dev’essere approfondita quella geografica, sulla scia di Carlo Dionisotti, nonché del concetto di «biogeografia culturale» elaborato da Antonio Piromalli.
Nell’ambito di un discorso critico complesso, Antonio Catalfamo coniuga, inoltre, dimensione particolare e dimensione universale dell’opera letteraria, affrontando, con riferimento specifico ai suddetti autori, problematiche relative al rapporto tra mito e realtà, razionale e irrazionale, e analizzando, in una lettura del tutto originale, le componenti fondamenti della «civiltà occidentale», comprese le sue degenerazioni aberranti, come il fenomeno dei campi di concentramento nazisti.
[ISBN-978-88-7497-978-3]
Pagg. 264 - € 18,00
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