In una società fondata sulla divisione del lavoro e sulla conseguente specializzazione delle mansioni, l’intellettuale, in quanto specialista delle idee generali, è scandalo e sfida. Soprattutto nella società dominata dal Web elettronico l’intellettuale sembra destinato all’obsolescenza: una figura superflua, residuale, inutile. E tuttavia, quale custode e praticante dello spirito critico, l’intellettuale resta massimamente necessario.
Questo libro riprende temi già trattati in altri contributi, pubblicati dall’editore Solfanelli, in particolare Osservazioni sul lavoro intellettuale e La conoscenza partecipata. Quando lo spirito critico venisse completamente meno l’intellettuale scadrebbe inevitabilmente a fine dicitore, tecnico della regola, maggiordomo del potere. Ancora una volta avrebbero ragione gli antichi padri: «Corruptio optimi, pessima».
[ISBN-978-88-7497-655-3]
Pagg. 96 - € 9,00
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