Ambientato ai giorni nostri in un’immaginaria località turistica del litorale veneto, il romanzo racconta l'intreccio di due fatti di cronaca nera avvenuti il giorno di Ferragosto: la morte all’apparenza inspiegabile di una ragazza sedicenne e la sparizione di un bambino rom. La storia è a tratti dura, impietosa; a tratti più lieve ma ugualmente amara, perché rivelatrice della grettezza di tanti "irreprensibili" cittadini del ricco Nord-Est. Al candore di alcuni personaggi e alla chiassosa stravaganza di chi vive in bilico tra la ragione e una consolatoria follia, si contrappongono silenzi omertosi, connivenze, cinismo e mascheramenti degni di un perenne carnevale dell’anima. La ricerca della verità e il raggiungimento di una primordiale forma di giustizia si configurano come una spietata caccia al leone, che ha inizio nel pieno della stagione balneare e si conclude con l’arrivo dell’autunno.