Nove i protagonisti di questi racconti ambientati nella Venezia del XVI secolo. Una cortigiana honorata che vive di stracci e di poesia sulla spiaggia del Lido, mentre dilaga la peste; un vescovo che, venuto da Roma per raccogliere consensi dal clero veneziano, trova invece l’amore e il delitto; un innocente imprigionato per un equivoco che affonda le sue radici nell’isola di Veglia e nelle scorrerie dei pirati uscocchi; un magistrato che, investigando su una denuncia anonima, scopre la peggiore verità su se stesso; un giovanotto vanesio che, senza volerlo, mette in rivolta un’intera città; una nobildonna che dal convento implora giustizia per la sua unica amica, bollata come strega e meretrice; un giovane poeta, vittima dell’ira dei potenti per avere amato la donna sbagliata; un prete caduto in una trappola mortale, ideata per mandare a compimento un’antica vendetta; un ragazzo ingenuo, cresciuto a pane e fiabe, che si crede il re dei ciarlatani e invece è di un candore disarmante.
Sono storie piccole, nelle quali, più che il fasto della città regina del Mediterraneo, si celebrano esistenze oscure, palpitanti di umanità: gli innumerevoli senza-volto senza-nome di cui si è persa ogni memoria. In queste pagine emerge la vivacità di certi scorci veneziani, cui fanno da contrappunto il sussurro minaccioso di una lettera anonima, il silenzio della cella in cui langue un perseguitato, il flebile bisbiglio dei ricordi, delle fantasticherie, delle attese, dei rimorsi e degli amori lontani e perduti per sempre. E come ben sa chi ha conosciuto il dolore, sono proprio le voci mute quelle che parlano più forte.