Il volume si propone di offrire una dettagliata rassegna dei simboli e dei linguaggi impiegati nella costruzione della Spagna franchista: a partire dalle canzoni di trincea della Guerra Civile, fino alle produzioni cinematografiche degli anni del declino del regime, attraverso i meccanismi della propaganda e la macchina del terrore. La costruzione del consenso, l’uso politico del trauma collettivo, la fede consegnata alla sfera pubblica: la storia del regime franchista è una storia di simboli ricostruiti, vituperati, recuperati e contesi.
Quale lingua parlava il potere franchista? Cosa resta di quella lingua, una volta lasciata indietro la sovrastruttura di distorsioni dei significati, di invenzioni e snaturamento delle parole? Ricostruire l’intreccio di simboli, identità, consenso, trauma e memoria significa affrontare un volto multiforme, nell’eterna riflessione sulla natura e la voce del potere in ogni tempo e luogo.