La donna finlandese. Impressioni di viaggiatori attraverso i secoli è un ritratto a tutto tondo delle abitanti della Terra di Suomi, osservate diacronicamente con gli occhi non solo dei viaggiatori, ma anche di chi scrisse del Nord Europa, sia in Italia, sia in Europa.
Per secoli, la donna finlandese si differenziò dalla consorella meridionale, acquisendo caratteristiche proprie. Ne venne quindi sottolineata la libertà di comportamento, che in epoca moderna diventa libertà sessuale, anche se presentata senza gli eccessi che caratterizzano la donna svedese. I viaggiatori entrarono in contatto con questa parte della popolazione soprattutto nelle campagne e nelle province più isolate, come la Lapponia; nasce, o si conferma, quel “mito del buon selvaggio” che qui si trasforma al femminile. L’innocenza del comportamento della donna finlandese contrasta con la malizia delle consorelle meridionali.
Negli anni Venti e Trenta del secolo passato l’osservatore poteva essere una donna venuta dall’Italia, che tendeva a paragonare il modo di vita della donna finlandese al suo, suscitando una velata critica del nascente femminismo. Ciò che nel villaggio globale odierno suscita un particolare interesse è il ruolo dominante della donna finlandese nella vita politica nazionale.