Prefazione di Edda Silvestri
Presentazione di Enrico Girardi
A 200 anni dalla nascita, la musica di Giuseppe Verdi è più viva che mai. Le sue opere vengono rappresentate in tutto il mondo. Ma chi era in effetti l’uomo che Rossini definiva “il compositore col casco”, per via della irruenza delle sue melodie e altri l’“Orso di Busseto”, per il carattere difficile? Per molti Verdi è solo il compositore del Risorgimento nazionale, l’autore di “Va’ pensiero”.
L’uomo, in realtà, ci sfugge. Riservato come pochi, Verdi ha avvolto spesso la sua vita privata di un alone di mistero. Per fortuna è rimasta la musica.
Mario Dal Bello, ne ripercorre le tappe, analizzando il suo “teatro del dolore”, dove le vicende dell’uomo vengono accostate e raccontate con un sentimento di profonda comprensione, di autentica pietas.
Ne emerge — come scrive nell’introduzione il critico Enrico Girardi — alla fine la sensazione di “saperne di più anche sull’uomo Verdi” e non solo sulla sua straordinaria avventura artistica. La quale continua a commuoverci, perché — come ha scritto d’Annunzio — Verdi ha “pianto ed amato per tutti”.