Non è pensabile il risanamento della società civile senza la preventiva rimozione dei pensieri tossici, abbondantemente diffusi dalle agenzie del disordine mentale. Contravveleni e antidoti al pensiero debole, segnala e propone, con puntuali e inediti argomenti, l'elenco dei pensatori forti, che hanno confutato i dogmi filosofici e le formule magiche, dalle quali sono ammaliati e sequestrati i lettori di massa, collocati nei punti cardinali della società e della politica.
Quantunque costretti a muoversi nel margine stabilito dall'imperioso e deprimente volume della chiacchiera, i pensatori anticonformisti rappresentano la risorsa indispensabile al decollo della cultura intitolata alla tradizione italiana, oggi ingabbiata dall'indisturbato esercizio dei poteri forti e strozzini.
La lettura dell'opera di mons. Antonio Livi, ad esempio, è suggerita quale limpida esposizione della dottrina del , la via da percorre in vista dell'uscita dai fumi stupefacenti soffiati dai carbonai della tracotanza (ultra cogitazione) filosofica ed esoterica.
La filosofia di padre Cornelio Fabro è proposta quale implacabile macchina finalizzata alla demistificazione degli avvolgenti sistemi sofistici, che hanno preparato i deliri ideologici e le catastrofi totalitarie consumate nei secolo della modernità.
Michele Federico Sciacca è consigliato quale interprete geniale e continuatore della scienza nuova vichiana, bussola indispensabile a quanti intendono fuggire dall'imprigionante labirinto che fu progettato dalla massoneria eleusina e intitolato alla superstizione storicista.
Autore di una magistrale confutazione di Hobbes, Paolo Pasqualucci è segnalato quale strenuo oppositore alla mitologia intorno al Leviathan, il padre di tutte le battaglie finalizzate alla deformazione della politica e all'asservimento dei popoli.
Sebastian Kunkler e Roberto Manfredini, due giovani, emergenti autori, sono citati poiché testimoniano la vitalità di una tradizione capace di lanciare la sfida della riflessione pungente e dell'irrispettoso umorismo contro i mostri sacri della falsa filosofica.
L'appendice è dedicata alla figura di Maria Adelaide Raschini, magnifica interprete ed esempio luminoso della carità intellettuale.