Il tema trattato in questo libro è Chieti, la città in cui l'Autore è nato e che appare sempre più "straniera" nei suoi luoghi per la perdita di pezzi di memoria storica dove le bruttezze hanno preso il posto della bellezza. Tutto questo a causa di una politica anonima, miope e senza alcuna cultura del passato.
L'Autore, ex Consigliere comunale, non scrive per compiacersi o per vivere di ricordi o per fare guerra a qualcuno, ma solo per non confondersi con gli altri e per non ritrovarsi nel cumulo delle inefficienze della politica qui documentate in abbondanza.
Osservando quello che accade alla vigilia delle elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale, fra i suoi pensieri si insinua il dubbio che neanche l'attribuzione della Medaglia d'Oro alla Città di Chieti, possa servire a smuovere la coscienza civica e a far tornare la politica a primeggiare su ogni interesse di bottega.
Adombra sulla città una sorta di "maledizione" che la vede sempre più lontana dalla sua storia illustre e sempre più vicina a perdersi nell'oblio del tempo.