Biagia Marniti (1921-2006) è stata certamente tra le voci poetiche più importanti del secondo Novecento. Nativa di Ruvo, in Puglia, abbandonò ben presto il suo luogo natio per trasferirsi a Roma, dove fu allieva di Giuseppe Ungaretti. La sua prima opera di poesie, Nero amore rosso amore, è del 1951, cui ne seguirono molte altre, tra le quali la più nota è Più forte è la vita (Mondadori, 1957), con prefazione di Ungaretti. Partita dall’ermetismo, la poetessa se ne è via via distaccata dirigendosi verso un “realismo oggettivo” più attento alla vita quotidiana. La bibliografia sulla sua produzione letteraria (da Pasolini a Zanzotto, da Caproni a Manacorda) è assai estesa. In questo testo Daniele Giancane ripercorre le tappe del suo itinerario poetico.