Assistendo alla piuttosto recente grave situazione politico-sociale della Somalia e apprezzando la ripresa delle attività produttive umane nelle principali città della Somalia, grazie all’azione del governo somalo sostenuto dall’ONU e da molti Paesi europei, appare utile conoscerne la storia di questo Paese.
Il testo, curato da Remo Roncati e Renato Maccanti, mette in luce la storia di un popolo di pastori-guerrieri, divisi in gruppi etnici “Cabile”, in continua ricerca di pascoli per il bestiame, di abbeverate, con conseguenti lotte tra le varie “Cabile” e con altri popoli per la conquista di nuovi territori.
Ripercorre, poi, l’azione svolta dall’Italia sin dalla fine dell’Ottocento, quale Paese che aveva concesso il suo protettorato ai Sultanati di Obbia e dei Migiurtini e all’inizio del Novecento aveva acquistato dal Sultano di Zanzibar la regione del Benadir, aveva successivamente occupato pacificamente parte del vicino territorio e allargato la colonia grazie alla cessione della Gran Bretagna dell’OltreGiuba.
Lo studio illustra l’attività, il lavoro e gli sforzi finanziari sostenuti dal Governo italiano per eliminare assurde incivili diseguaglianze umane e sociali (fine della schiavitù delle popolazioni negre acquistate dai somali nell’isola di Zanzibar), per realizzare opere di grande valore civile: dighe sul fiume Uebi Scebeli a Genale e Villabruzzi, strade, acquedotti, scuole, ospedali, canali irrigui nei comprensori agricoli di Afgoi, Genale, Giuba, e per pacificare le popolazioni.
Evidenzia il grande impegno umano ed economico di tanti privati italiani (Luigi di Savoia, Duca degli Abruzzi, e centinaia di agricoltori e imprenditori) nella bonifica delle terre lungo i fiumi Uebi Scebeli e Giuba e nello sviluppo delle zone irrigue.
Nel testo si evidenzia l’intensa azione diplomatica svolta dal Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi e dal suo ministro degli Esteri Carlo Sforza alla fine della Seconda guerra mondiale, per permettere all’Italia di continuare la sua feconda opera in Somalia, ove aveva sviluppato un’armonica collaborazione con le popolazioni locali e aveva migliorato notevolmente la loro situazione economico-sociale.
Interessante e utile appare la illustrazione dell’opera appassionata e solerte svolta dall’Amministrazione Fiduciaria Italiana della Somalia che consentì, dopo un periodo decennale(1950-1960), la formazione della Repubblica Somala democratica e indipendente.
Dopo nove anni ha inizio la instaurazione di una spietata e dannosa dittatura, al termine della quale si è avuto un periodo di involuzione in tutti i settori: caos politico, lotte fraterne, uccisioni, abbandono delle attività produttive, emigrazione, affermazione di spietati gruppi estremistici islamici. La situazione politica gradualmente è migliorata. Oggi con la elezione di un Presidente della Repubblica e la formazione di un Governo di unità nazionale si va verso il ritorno del Paese alla pace interna, all’ordine, alla democrazia e alla libertà.