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Silvia Peronaci
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Silvia Peronaci, già Consulente Filosofica di Phronesis, l’Associazione Nazionale per la Consulenza Filosofica, di cui è stata anche docente formatrice, è insegnante della Federazione Mediterranea Yoga. Ha concluso nel 2016 un master dell’università di Roma Tre in Etiche relazionali, da cui è nata la sua esperienza a palazzo Francisci di Todi, il primo centro pubblico dei Disturbi del Comportamento Alimentare. Oltre alle consulenze individuali e alle pratiche di gruppo, si è occupata di café philo e di altre pratiche filosofiche presso biblioteche del Comune capitolino, associazioni e locali pubblici. Ha tenuto per alcuni anni lo sportello di Consulenza filosofica nel liceo Caetani di Roma.
Ha lavorato all’intersezione fra letteratura e filosofia, occupandosi di autori italiani e stranieri. Fra i suoi vari interventi ricordiamo il saggio Eppur ci tocca, un lungo dialogo con L’ordine del cuore di Roberta De Monticelli (2005), una lettura critica del manuale di logica matematica di Franca D’Agostini, Mondi comunque possibili (2013) e il suggestivo Frutto d’improvvisazione, apparso quale postfazione al volume di Vladimir Jankélévitch Dell’improvvisazione (2014). Pregevoli i suoi due saggi sul dolore, Tra con-senso e senso comune del dolore, che figura in calce al trattato di Georges Blin Di un certo consenso al dolore (2015), e lo scritto L’accoglimento del dolore come esercizio spirituale: meditazioni su un libro di Georges Blin (2015). Ha dato alle stampe due testi, uno collettaneo dedicato a Sandro Penna, La vita è ricordarsi (2010), e un altro non collettaneo, L’atto creativo in Baudelaire, uscito nel 2012 e ripubblicato oggi con la Presentazione di Emerico Giachery e un Poscritto di Gianluca Valle, che costituisce un originale apporto ermeneutico di rilettura fenomenologica del poeta dei Fiori del Male. Ha collaborato, per la parte filosofica, al libro di Giuseppe Grasso La scrittura come meditazione filosofica. Tre saggi su Proust (2010).
Fra i contributi dell’autrice nell’ambito della pratica filosofica, menzioniamo la curatela in italiano del Manualetto di filosofia contemplativa di Ran Lahav (2014), uno dei filosofi più accreditati nel dibattito internazionale sulle pratiche filosofiche, e la Presentazione in inglese allo Handbook of Philosophical-contemplative companionships, sempre di Ran Lahav (2016), oltre al saggio La consulenza filosofica è una professione? (2011). Ha collaborato alle riviste «Phronesis» e «Il Filo d’Arianna».
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