Un musicista vicino al cuore umano con melodie semplici e memorabili, piene di amore. “Vissi d’arte, vissi d’amore”, canta Tosca, una delle opere più popolari e rappresentate nel mondo. L’autore è Giacomo Puccini. Ha vissuto di amore, è diventato una star.
Eppure gli è sempre rimasta una insoddisfazione, il sentimento che la vita e l’amore fuggono presto, perciò vanno colti nell’attimo. Prima che arrivi il dolore.
Ed ecco che nelle sue storie la protagonista è donna: fragile e forte. Minnie, Mimì, Butterfly, Tosca, Manon, Suor Angelica e poi la glaciale Turandot dominano le scene. Tutte moriranno d’amore, ma tutte sono in fondo vincitrici, anche sull’uomo, che è il vero “sesso debole”.
Puccini non è solo il musicista di Vincerò, ma è un compositore aggiornato sulle opere dei contemporanei come Stravinski, Richard Strauss, Schonberg. È un orchestratore moderno. La sua musica è nei momenti più veri, “anima”.
Vero erede di Verdi, egli segna il culmine di un certo tipo di melodramma italiano, aperto al futuro, che sfiora. “Liù, poesia”, si canta in Turandot quando la fanciulla muore. E poesia è la musica di un autore geniale che il testo vorrebbe con cura riscoprire.
[ISBN-978-88-3305-578-7]
Pagg. 122 - € 11,00
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