La presente raccolta di scritti, curata da Pierfrancesco Giannangeli, nasce dalla volontà di dare nuovo lustro alla figura di Adriano Tilgher, pensatore fra i più originali di quell’epoca di acceso fervore culturale di inizio secolo e fra i primi a rivelare l’originalità del teatro pirandelliano con alcuni saggi rimasti fondamentali.
Accusato da più parti di essere un «critico filosofo», di imprigionare la produzione di Pirandello in astratte formulazioni, Tilgher ha dimostrato nelle sue opere di volgere a favore il malevolo rimprovero lanciatogli da alcuni colleghi. Le sue lucide analisi di giornalismo militante, andando oltre l’effimero dello spettacolo, collegano il «dramma» di Pirandello alla più avanzata cultura europea del primo Novecento.
La raccolta comprende cinque scritti molto penetranti ed esemplificativi del metodo di Tilgher, fra cui Il mondo poetico di Pirandello, in cui è contenuta la celebre teorizzazione del dualismo di Vita e Forma, teorizzazione che entrerà a far parte, a pieno titolo, della storiografia letteraria sullo scrittore siciliano e che rimarrà inseparabile dal suo nome.
Nata per interpretare il «dramma» dell’Agrigentino, per stringere da vicino il suo ragionare, quella formula ripresa da Georg Simmel non risolve sicuramente il complesso mondo pirandelliano ma, in qualche modo, gli mette dei paletti, lo illustra schematicamente, tornando a scandire con regolarità, come un motivo generatore, i momenti più significativi dell’attività del critico.