Il fulcro di questo libretto è costituito da quell’Italia “magica” di Bontempelli e Savinio, che si scopre ancor prima in D’Annunzio e riappare. in certe prose di Gadda. Ad illuminarne il significato sono convocati altri autori, italiani, “latini” e anche greci, di cui si rivelano aspetti sconosciuti o poco conosciuti.
In un momento di oblio quale quello che stiamo attraversando questi scritti ci riconducono a quei “classici” che sono il sale della nostra cultura, ma che spesso sono stati oscurati da letture superficiali e tendenziose.