Personaggio singolare della letteratura dell’Ottocento, Domenico Ciampoli fu tra gli scrittori maggiormente disponibili a rivedere la propria poetica e a recepire le istanze più nuove e complesse della cultura europea del tempo.
Infatti, dal realismo d’esordio – conforme, in qualche modo, ai modelli verghiani –, Ciampoli seppe transitare nelle tematiche del Decadentismo, entro cui discusse di “bellezza”, di poesia e di spiritismo, di parapsicologia e, in genere, di quel mondo “invisibile” che è anche richiamato espressamente nel titolo; sicché, il romanzo, originale nella sua invenzione e nei suoi registri narrativi, attesta quel confronto di idee e di interessi che sostituì con efficacia il Naturalismo e il Positivismo e che indicò alla creatività le tante risorse della fantasia e dell’immaginario.