In occasione del ventennale della scomparsa di Craxi, gli autori – Nicola Scalzini, un economista che ha operato nel team che ha affiancato Bettino Craxi alla Presidenza del Consiglio quale responsabile della finanza pubblica, e Roberto Giuliano, un sociologo che da sindacalista della Cgil ha vissuto in prima fila lo scontro del decreto sul taglio della scala mobile – entrambi accomunati dalla stessa militanza politica socialista e Craxiana, con dati alla mano e con la memoria dei protagonisti raccontano cose complicate in modo semplice.
 Dimostrano come sono state costruite fake news al fine di distruggere l’immagine di un uomo che ha dato dignità al Paese e l’ha resa la quinta potenza industriale, aggiungendo la tripla A ed entrando nel G7.
 Parlano di un male italiano, la capacità di farci male da soli, e anche di come è stato possibile (e come potrebbe essere possibile oggi), da Paese che era sull’orlo del fallimento nel 1983 a essere considerati un modello da seguire nel mondo solo quattro anni più tardi.
 Anche Stefano Parisi, che ha curato la Prefazione, e Renato Brunetta nell’Introduzione si pongono come protagonisti di quegli anni, con ruoli diversi all’interno dello staff di Gianni De Michelis.