Sono in grado le nostre democrazie, spesso paralizzate da enormi conflitti di interesse, di prendere i provvedimenti necessari per salvare il pianeta dalla catastrofe? O forse bisogna affidarsi ad un principe verde? E ci sono poeti ecologisti? C’è una relazione tra il cristianesimo e la modernità, così come s’è venuta configurando nella nostra civiltà occidentale? Si possono conciliare economia ed ecologia? Sostenibilità e sviluppo?
«Spinto da una forte coscienza ecologica — scrive Giancarlo Giuliani nella Presentazione — dal disagio di vivere in una civiltà che colpevolmente sfrutta intensivamente le risorse del pianeta, avviando un processo forse senza ritorno, Sandro Marano, con uno stile limpido e incisivo, ci pone di fronte a problemi che spesso si finge di non conoscere.»
L’autore, impegnato tra l’altro in prima persona nel volontariato ambientale, sprona il lettore a interrogarsi, a formarsi un’opinione consapevole, a prendere posizione.
Completano l’agile volumetto i ritratti di quattro grandi figure dell’ecologia: Arne Naess, fondatore dell’ecologia profonda, Wendell Berry, poeta e contadino, Kirkpatrick Sale, esponente del bioregionalismo e Pierre Drieu La Rochelle, precursore d’un’ecologia identitaria.