IL "REGNO DELLA DONNA"
HA DISTRUTTO I VALORI TRADIZIONALI
Oggi, non siamo forse in pieno “regno della donna”? E questa vera e propria ginecocrazia ci sta facendo forse progredire verso il meglio? Domanda ovviamente retorica.
Questo “regno”, che vede le donne in schiere sempre più fitte non più spose e madri ma volutamente senza-famiglia, mascolinamente presenti dappertutto e sempre più aggressive e numericamente prevalenti nei confronti degli uomini, cui vogliono strappare lo scettro del comando in tutti i settori del vivere civile ed ecclesiastico, si è rivelato sempre più un vero e proprio regno della barbarie, visto che i “valori” che esso vuole diffondere e imporre sono: l’ugualitarismo assoluto tra l’uomo e la donna, smentito già dalla differenza naturale tra i due sessi, che incide anche sulla psiche individuale e i rispettivi comportamenti; la libertà sessuale più completa; il libero aborto, per di più pagato dallo Stato; l’omosessualismo, in tutte le sue forme; la maternità senza il marito, il padre, la famiglia stessa, secondo l’impulso individuale del momento, anche questa a spese dello Stato – senza nemmeno l’uomo, con le inseminazioni artificiali, concesse anche alle lesbiche; le stravaganti teorie neganti il carattere naturale delle differenze sessuali…