Il Carlismo, nome con cui viene indicato il Tradizionalismo ispanico, si distingue dalle altre concezioni tradizionaliste (in realtà conservatrici) per il rifiuto totale di qualsiasi compromesso o alleanza con il liberalismo; per la presenza concreta di un Re legittimo; e per la concezione della legittimità di esercizio (che comporta la subordinazione del Re al diritto naturale) a fianco di quella di origine.
A Napoli è stato da sempre presente un pensiero tradizionalista affine a quello ispanico: le istituzioni del Regno partenopeo si sono infatti sviluppate spontaneamente in modo parallelo a quelle iberiche e nei due secoli di unione personale delle Corone (periodo erroneamente chiamato “viceregno spagnolo” e che più correttamente dovrebbe essere definito come “imperiale ispanico”) l’intero reame visse uno dei suoi momenti più gloriosi.
Ai nostri giorni, la parte migliore del tradizionalismo napolitano è confluita nel Carlismo.