La rivolta di Martin Lutero, nel 1517, innesca un processo di dissoluzione della Cristianità che ha la sua espressione più coerente nelle sette del Cinquecento. Dagli anabattisti ai sociniani, il mondo sotterraneo che germina alla sinistra di Lutero, contribuisce a scatenare una rivoluzione religiosa che prefigura temi e motivi della Rivoluzione francese.
Il problema centrale, dal quale gli altri dipendono, è quello ecclesiologico. Le sette sviluppano infatti una nuova nozione della fede, dei sacramenti e dell'autorità della Chiesa, che mostra sorprendenti analogie con molte correnti del pensiero religioso contemporaneo.