Il Voinarňvskij di Rylčev č una sorta di scatola cinese. All’interno si scoprono ideali, cammini e incroci di vita, personaggi e popoli, oppressi e oppressori. Voinarňvskij trascina le sua pietosa odissea shakespeariana durante il suo esilio in Siberia, un deserto di geografia e di anime, dove incontra lo scienziato tedesco Miller con il quale si confida.
Ne scaturisce un affresco di sentimenti e commozioni: la prepotente nostalgia per la patria, l'Ucraina, oppressa dalla Russia zarista; il tragico e possente ritratto dello zio Mazeppa, atamano ucraino, che cerca di scuotere il suo popolo dal giogo di Pietro il Grande; le dolcissime memorie familiari dipinte come scene d’interni; soprattutto il respiro profondo della libertŕ e di qualsiasi sacrificio per conquistarla.