Una raccolta speciale, guidata dalla volontà di esplorare territori nuovi, il chiaro aurorale delle emozioni umane: l’amore; gli intoppi nelle relazioni e le relazioni stesse; l’ostacolo dell’IO che si frappone tra le persone e il mondo. L’irrazionale che ci guida e l’ostinazione che ci uccide.
Un’antologia sul sentimento, dunque; pertanto necessariamente un’antologia sulle donne. La cui presenza riempie di significato la maggioranza dei racconti. Lo stesso che accade nella vita quotidiana, vita insensata, non fosse la quieta ed esuberante presenza delle nostre compagne a dargli consistenza e valore.
D’alcune di queste donne ci si potrebbe innamorare. La peggiore procede a un alto di nobiltà che neppure una regina. E in effetti, l’autore si dichiara innamorato di quelle a cui ha dato vita, invertendo per una volta i ruoli. Che forse tutto si risolve in questo, nell’essere tramite la pagina, il padre che non è riuscito, non biologicamente almeno, a diventare. Per lo scopo, si trasforma egli stesso in Lucia, Camilla e le altre delle quali non viene svelato il nome, non per discrezione, ma per timore di diminuirle. Che cosa è un nome infatti se non una limitazione che gli atti concreti d’amore invece non posseggono?