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Antonio Pizzuto
PIZZUTO PARLA DI PIZZUTO
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Quasi sorto dal nulla, senza un retroterra riconoscibile, Antonio Pizzuto è generalmente considerato uno scrittore difficile e in certi libri quasi illeggibile. Le sue narrazioni «senza armature», assimilate alle sperimentazioni della neoavanguardia e culminanti nella inaudita rinuncia ai «tempi determinativi del verbo», si presentano come sentieri impervi, quando non fortezze inespugnabili.
Le pagine qui raccolte, di cui alcune rare e inedite, spaziano dalla lunga intervista rilasciata in limine mortis alle occasionali risposte fornite a vari interlocutori nell’arco di una breve quanto tardiva carriera. Esse valgono, se non a smentire, almeno a correggere quella nomea conquistata in età avanzata dopo una vita trascorsa nella polizia come alto funzionario.
Queste insolite esternazioni mostrano un Pizzuto che non ci si aspetta: conversatore estroverso, aperto, facondo, colloquiale fino alla battuta grossière; tutto il contrario del prosatore concentrato, rigoroso, esclusivo e autarchico denunciato dalle sue perfomances narrative.
L’inattesa affabilità di Pizzuto, per quanto pienamente godibile, non gira a vuoto; i gioviali discorsi trasportano notizie preziose per la conoscenza dell’autore: la sua genealogia, le ragioni dell’opera, i procedimenti dell’officina. Ne esce un volume di alto tenore letterario e appagante.
[ISBN-978-88-7497-909-7]
Pagg. 112 - € 10,00
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