Padre Gioachino Ambrosini e la teologia modernista
Presentazione di Roberto de Mattei
Introduzione di Gianandrea de Antonellis
Tra la fine dell’Ottocento ed i primi anni del Novecento si sviluppò una corrente di rinnovamento religioso e di pensiero, il Modernismo, che voleva realizzare una sintesi tra teologia cristiana e filosofia moderna, pretendendo di “ammodernare” i principi dottrinali e morali del cristianesimo. Il presente studio esplora le origini esoteriche del movimento modernista, riscontrabili nello gnosticismo e nell’occultismo.
In particolare prende in considerazione il volume Occultismo e Modernismo (1907) del gesuita Gioachino Ambrosini, in cui si presenta una sintesi di tutto il movimento modernista attraverso una serie di lettere indirizzate “ad Alfredo”, simbolo di ogni giovane cattolico che padre Ambrosini vuole salvare dall’errore modernista invitandolo, oggi come allora, a rimanere fedele a Cristo ed ai principi eterni ed immutabili della Chiesa Cattolica.
L’autrice analizza anche altre produzioni letterarie dell’epoca, come Il Santo (1905) di Antonio Fogazzaro, definito “il romanzo del movimento” e i documenti pontifici che arrrestarono rapidamente l’espandersi di tale multiforme eresia.