L’autrice, romana, di ottantadue anni, testimone della
tragedia che coinvolse Roma dal 1940 al 1945, ha inteso
richiamare l’attenzione e fare Memoria sul periodo storico più
burrascoso, affinché la presente generazione conosca la verità
sul reale vissuto dell’epoca citata, indelebile in chi ne ha
subito gli eventi, in particolare il popolo romano.
Dell’epoca ha voluto anche ricordare tutti quei giovani, non
certo impegnati politicamente ma obbedienti al volere dello
Stato, inviati al fronte russo nella Seconda guerra mondiale,
con tutte le false rassicurazioni, dove invece hanno lasciato gli
anni più importanti della loro vita, strappati alle famiglie, che
ancora oggi si dicono orfane di un loro amato congiunto.
Inoltre, un ricordo particolare lo rivolge al Papa Pio XII,
che, con trepidazione, intelligenza ed elevata spiritualità, ha
condotto la battaglia a difesa della santa Chiesa Cattolica e di
tutto il popolo, difronte a regimi distruttivi e disumanizzanti.