Raggiunta la pensione dopo quarant’anni di vita diplomatica, l’Autore avverte il desiderio di interrogarsi e tirare un bilancio sull’esistenza vissuta e così ricca di emozioni: gioie e vittorie, ma anche dolori, sconfitte e risalite.
La vita personale, anche antecedente all’entrata in diplomazia, e quella professionale, svoltesi prevalentemente all’estero, s’intrecciano in un legame fitto e indissolubile. Le esperienze acquisite nei vari continenti, in particolare quelle africane e nordamericane, nonché i rapporti con le comunità italiane fuori dai confini nazionali, segnano una carriera intensa e densa di avvenimenti. Fondamentale è sempre il ruolo svolto della moglie, il suo generoso sostegno e l’aiuto nel conciliare lavoro e famiglia. Memorie di un diplomatico è un viaggio a ritroso nel tempo, una testimonianza dei principali cambiamenti avvenuti nel mondo e in Italia da un’angolatura particolare, privilegiata, che tuttavia non trascura di rilevare la vita non facile di un diplomatico e della sua famiglia.