Luciano Garibaldi. Nato a Roma nel 1936, è giornalista professionista dal 1957. Dal 1958 al 1968 è stato collaboratore fisso del settimanale “Tempo” con Raimondo Luraghi, Curzio Malaparte e Pierpaolo Pasolini. Nel 1964 ha pubblicato a puntate, su diversi quotidiani nazionali, la prima ricostruzione storica dell’attentato a Hitler del 20 luglio 1944, realizzata intervistando i superstiti di quell’evento.
Nel 1968 è stato il primo giornalista italiano a entrare in Cecoslovacchia il giorno dopo l’invasione sovietica. Dal 1969 è stato inviato speciale del settimanale “Gente”. Nel 1974 è stato tra i primi assunti dal “Giornale” di Indro Montanelli. Caporedattore centrale di “Gente” nel 1976, nel 1984 ha ricoperto lo stesso ruolo nel quotidiano “La Notte”.
Dal 1986 al 1994 ha collaborato alla terza pagina di “Avvenire”; tra il 1992 e il 1995 è stato editorialista dell’“Indipendente” e poi del “Giornale”. Attualmente collabora con vari quotidiani e riviste tra cui “Studi Cattolici” e “Storia in Rete”.
Ha pubblicato oltre trenta libri di argomento storico, gli ultimi dei quali sono: Fidel Castro: storia e immagini del lider Maximo (White Star, Vercelli 2007) tradotto in varie lingue tra cui il cinese; O la croce o la svastica (Lindau, Torino 2009) e Perché uccisero Mussolini e Claretta (Rubbettino, Soveria Mannelli 2010) insieme a Franco Servello.
Con le Edizioni Solfanelli ha pubblicato: Venti di bufera sul confine orientale (Chieti 2010) e Nel nome di Norma (Chieti 2010) con Rossana Mondoni; La vera storia dell'Uomo Qualunque (Chieti 2013) con Paolo Deotto.