Fino a qualche tempo fa, la formazione culturale ha favorito lo sviluppo dell'uomo nella sua integralità. Oggi, invece, a seguito e in concomitanza dei cambiamenti socio-culturali accelerati dalla tecnicizzazione, si insiste sulla parcellizzazione della realtà e sulla disintegrazione della vita dell'individuo e della società.
La conseguenza più immediata è la messa in crisi di quel sistema di valori che hanno costruito la nostra cultura e tradizione: la dignità della persona, la solidarietà, la responsabilità, l'autodisciplina e l'agire in vista del bene comune.
L'Autore si catalizza sull'analisi delle norme dell'etica stoica (rappresentata da Epitteto, Marco Aurelio e Seneca) e le compara con i princìpi della teologia cristiana (rappresentata da san Paolo), dimostrando che il pensiero antropologico unisce lo stoicismo e il cristianesimo e confermando lo stretto legame esistente tra fede e ragione.