Sono trascorsi quasi settant’anni, da quando Schuman, Adenauer e De Gasperi decisero di realizzare l’Europa politica e federale. Quel cammino fu breve ma ricco di eventi straordinari, non sufficienti al raggiungimento di quella mèta, ma che gli eredi di quella stagione avrebbero il dovere politico e morale di proseguire con forza.
Quando decisero di dare forza al progetto politico d’integrazione europea erano vive le ferite della guerra e l’Europa era divisa da una cortina di ferro; ma ebbero la forza di agire con atti concreti, ponendosi al servizio della comunità europea evitando il ripetersi di conflitti all’interno dell’Europa. L’eccezionalità di quella impresa era ispirata dalla comune fede cristiana e dalla responsabilità politica e morale verso le future generazioni.
Per raggiungere la mèta dell’Europa politica, l’Autore ritiene che i leader europei di oggi debbano avere più coraggio, determinazione e rispetto per il futuro delle nuove generazioni, attuando la modifica dei Trattati e una Costituzione vera per l’Europa, ripudiando nazionalismi, sovranismi ed egoismi, agendo all’unisono verso l’unica mèta possibile per il bene dei popoli europei: l’Europa politica.