Roma, aprile 1919.
Mentre gli strascichi della “Grande Guerra” sono ancora vivi, si riunisce una Commissione Militare, composta da alti gradi, che deve accertare l’identità di un soldato sconosciuto, protagonista di atti eroici durante la battaglia di Caporetto e il successivo internamento a Mauthausen, una figura esemplare che risolleverebbe l’onore dell’esercito indelebilmente macchiato dalla clamorosa rotta dell'ottobre 1917. Lo chiamavano l’Angelo, ma nessuno è ancora riuscito a dargli un nome.
Testimone chiave è il capitano Sergio Moretti, rimasto ferito durante lo sfondamento austriaco a Caporetto e compagno di prigionia dell’“Angelo” nel lager austriaco. Moretti ha perso parzialmente la memoria, ma i suoi appunti manoscritti possono fornire un’aiuto decisivo all’identificazione dell’“eroe ignoto”. Sullo sfondo reale della più clamorosa disfatta bellica italiana, si dipana la trama di un legal thriller dove nulla è come sembra e dove i confini tra bene male si annullano: perché l’unica cosa che conta è sopravvivere.