Il segreto della moneta è una rapida ma fruttuosa rivisitazione dei precetti religiosi e delle riflessioni filosofiche sulla moneta e l’usura che hanno segnato, nel bene o nel male, la storia della nostra civiltà. L’itinerario ripropone in particolare il pensiero di Aristotele, il filosofo della Classicità, di San Tommaso d’Aquino, il filosofo della Scolastica, di Adam Smith e Carl Marx, padri, rispettivamente, del capitalismo e del socialismo.
Il viaggio si conclude nel punto da cui si dipartono due strade emblematiche: l’una rappresentata dall’euro, dalla BCE e da Mario Draghi, a indicare il sistema monetario-bancario che consente ad alcuni privati di impadronirsi del bene pubblico moneta; l’altra rappresentata, nell’occasione, da Giacinto Auriti, a indicare un sistema che renda a tutti i cittadini la comproprietà della moneta e i benefici che ne derivano.
L’autore prende responsabilmente posizione contro i maghi della finanza e contro quella parte — numericamente preponderante, ma moralmente o intellettualmente inadeguata — dell’attuale ceto politico che fa loro da supporto; ma sta all’intera comunità, posta dinanzi a questo bivio, decidere quale delle due direzioni prendere.