L’autore ha inteso mettere a frutto gli studi e le pazienti ricerche riguardanti la gloriosa e drammatica storia del regno di Sicilia, descrivendone in modo chiaro e puntuale le intricate vicende dalla sua fondazione da parte di Ruggero II, seguita alla conquista normanna dell’XI secolo, fino agli albori del Cinquecento. Nel XVI secolo infatti la contemporanea invasione della penisola da parte degli eserciti di Spagna e di Francia determina la fine dell’indipendenza del Regno e l’estinzione della dinastia aragonese napoletana.
Il testo offre al lettore un quadro organico e per quanto possibile completo e chiaro della lunga vicenda storica del regno di Sicilia analizzata nelle sue luci e nelle sue ombre, dagli splendori di Ruggero II d’Altavilla, di Federico II di Svevia e di Alfonso V d’Aragona alle drammatiche lotte del potere regio contro il ceto baronale, costantemente in rivolta per difendere i privilegi e l’autonomia dei propri feudi dalle pretese centralistiche dei sovrani. Sullo sfondo sono tracciate le linee del complesso panorama politico europeo e del rapporto conflittuale del regno con l’impero e con il papato nei cinque secoli che segnano il passaggio dall’alto Medioevo all’età moderna.
La chiarezza e la puntualità che caratterizzano lo stile dell’autore rendono agevole ed avvincente la lettura del testo, specie quando i grandi protagonisti della storia vengono analizzati nei loro umanissimi pregi e difetti spesso alla base di scelte coraggiose e lungimiranti o pavide e sconsiderate che hanno comunque indirizzato il corso degli eventi.