Applicazioni e rappresentazioni italiane del movimento
A cinquant’anni di distanza da uno degli snodi più significativi della storia recente, i sedici saggi compresi nel presente volume tentano da un lato di ricostruire l’eredità che il ’68 ha lasciato all’interno di particolari settori artistici (la poesia e il teatro), dall’altro di analizzare come il movimento sia stato osservato, metabolizzato e cristallizzato nel racconto dalla stessa poesia, dalla narrativa, dalla canzone d’autore, dal cinema, strumenti fondamentali nella costruzione di un mito che ancora oggi divide, tra esaltazioni, riduzioni e stigmatizzazioni.
Protagonisti di questo racconto critico artisti tra i più diversi, da Giuliano Scabia a Fabrizio de Andrè, da Nanni Balestrini a Romano Luperini, da Sebastiano Vassalli a Pier Paolo Pasolini, tutti legati dal filo rosso di un anno dopo il quale niente sarà più uguale. O no?