A cinquant’anni dalla scomparsa, avvenuta a Lisbona il 27 luglio 1970, la figura di Antonio de Oliveira Salazar soggiace tuttora ad un perverso meccanismo di facili denigrazioni e di studiate reticenze, predisposte dagli indomiti diffusori della menzogna ideologica e del suo consequenziale trasbordo nei gorghi del dilagante inganno postmoderno.
Il presente saggio intende ricostruire le vigorose e disconosciute radici spirituali che improntarono la Rivoluzione Nazionale portoghese, inscrivendola nel vivace scenario culturale del primo Novecento, che vide fiorire una proficua ricerca di compagini istituzionali non inquinate dalle insanabili deficienze del naturalismo politico.