Spagna, 18 luglio 1936, giorno dell’Alzamiento. Miguel, cadetto dell’Alcázar di Toledo, che è stato una settimana fuori dal mondo per un’escursione vacanziera in montagna, torna alla “civiltà” e trova l’apocalisse: il suo paese natale in Catalogna è stato devastato come da un’orda vandalica. I “rossi” hanno assassinato o costretto alla fuga le famiglie dei benestanti, saccheggiato e distrutto od occupato le loro case, incendiato la chiesa, bruciando in piazza sia gli arredi sacri che il curato. Miguel si reca a Barcellona, che però è nelle mani dei “rossi” e da lì inizia un difficile viaggio verso nord per raggiungere Toledo, assediata dai nemici. Riuscirà ad attraversare le linee? A ritrovare l’amata cugina Soledad, che vive in quella città? E di chi potrà fidarsi? Che fare incontrando un altro cadetto con la divisa da miliziano, come quella che lui stesso è stato costretto ad indossare?
Attraverso le avventure di due allievi dell’Alcázar, Miguel e Carlos, il prolifico romanziere (nonché combattente) principe Valerio Pignatelli imbastisce una vicenda che va oltre la mera ricostruzione storica, facendo vivere al lettore il clima di tragedia che si abbatté sulla Spagna a causa del terrore rosso rivoluzionario. Leggendo queste appassionanti pagine si comprende perché sia lecito definire Cruzada la lotta di liberazione anticomunista.