I fiori sono una presenza pervasiva nella letteratura postromantica e modernista, specialmente in poesia. Nella produzione letteraria del secondo Ottocento e del primo Novecento il floreale occupa infatti una posizione di rilievo sia come insieme di referenti, sia come tematica dominante o soggetto poetico, sia come fonte di sofisticate costruzioni metaforiche. In parte rispondendo a discorsi scientifici coevi e a pratiche culturali diffuse, le immagini floreali postromantiche hanno catturato pienamente l’essenza delle poetiche più rivoluzionarie del loro tempo, contribuendo dunque a formare nuove concezioni del corpo, dei sensi e del linguaggio poetico stesso.
Il volume indaga le caratteristiche e le funzioni di questo simbolismo floreale nella cultura letteraria inglese e, in misura minore, francese, dalla seconda metà del diciannovesimo secolo all’inizio del ventesimo, soffermandosi in particolare su come esso è stato esemplificato da alcuni specifici testi e autori (da Algernon Charles Swinburne a Walter Pater, da Arthur Symons a Marcel Proust).