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Emerico Giachery
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Emerico Giachery, già professore di Letteratura italiana moderna e contemporanea nella II Università di Roma-Tor Vergata e raffinato intellettuale, è romano per nascita e per formazione. Ha insegnato negli Atenei di Cagliari, Macerata, Ginevra, Genova e L’Aquila (dove è stato anche Preside). Ha tenuto diverse Lecturae Dantis per la Casa di Dante in Roma. È stato per molti anni Pro-Custode dell’Accademia d’Arcadia e socio di altre Accademie. Ha collaborato a molte riviste letterarie di prim’ordine, fra cui «Nuova Antologia», «Belfagor», «Quaderni dannunziani», «Studi Romani», «Italianistica».
Ha operato in settori e con strumenti critici diversi, privilegiando sempre più nettamente il momento dell’incontro vivo con il testo, concepito come un universo dinamico di segni e di sensi, con il quale ha cercato di realizzare la massima sintonia possibile servendosi di elementi stilistici, filologici, tematici e simbolici. In questi ultimi anni ha accompagnato, all’interpretazione di testi poetici, scritti di riflessione, di memoria, di ricerca del senso della vita.
Ha all’attivo una trentina di opere. Tra queste ricordiamo: Metamorfosi dell’orto e altri scritti montaliani (1985), Nostro Ungaretti (1988), Verga e D'Annunzio. Ritorno a Itaca (1992), Letteratura come amicizia (1996), Luoghi di Ungaretti (1998), La parola trascesa e altri scritti (2000), L’avventura del sogno (2002), Gioia dell’interpretare (2006), Abitare poeticamente la terra (2007), La vita e lo sguardo (2011).
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