Presentazione alla Seconda edizione di Renato Besana
Presentazione alla Prima edizione di Mario Vecchioni
Mussolini, all’indomani del 25 luglio 1943, si confronta in questo libro con due grandi personaggi: lo Zarathustra di Nietzsche e il Brand di Ibsen. Il dittatore si rispecchia in entrambi: con il primo ripercorre la propria inarrestabile ascesa, con l’altro s’interroga sulle ragioni della sconfitta. Ne esce una sorta di intervista impossibile, a un tempo lucida e visionaria, che affronta i nodi della storia italiana dalla marcia su Roma al cupo epilogo della Repubblica sociale, dischiudendo al lettore prospettive inattese. Lo stile è teso, la prosa sapida, lampeggiante.
I Colloqui, pubblicati per la prima volta nel 1956, esprimono il disagio d’una generazione che aveva continuato a credere in una bandiera ammainata per sempre, e riflette, sgomenta, sul proprio destino. Donatello D’Orazio, rifuggendo ogni luogo comune, restituisce al fascismo una dimensione tragica, d’una tragedia senza nemesi; si appoggia alla Storia ma la trascende: il suo Mussolini prossimo al grande abbraccio con il nulla siede accanto a Zarathustra e Brand nei territori del mito.