Sino a dove arriva l’ombra di Alexandre Dumas nell’opera di Emilio Salgari? Già molto se ne è scritto, con la soddisfazione di accostare due giganti, ma nessuno ha prima d’ora sottolineato come e quanto le peripezie dei famosi moschettieri abbiano ispirato quelle dei famosi filibustieri.
Chi ha sentito parlare del misterioso affondamento della corazzata Petropawloski durante la guerra russo-giapponese del 1904, oppure ha seguito in qualche modo la storia di Elisa Bravo, naufragata nel 1849 sulla costa rocciosa nei pressi di Puancho, zona dei mapuche, e poi rapita dagli indigeni, oppure si è interessato alla guerra ispano-americana per il dominio di Cuba (1898) – e gli esempi sono infiniti almeno quanto lo era l’immaginazione di Salgari – apprenderà da queste pagine in quali ineffabili modi il creatore dell’avventura italiana abbia saputo e voluto assecondare i voli della propria fantasia per modificare la Storia, tramutarla in avventura indimenticabile.
Non esiste praticamente avvenimento storico a lui contemporaneo che non abbia ottenuto lo spettacolare sfondo dei suoi romanzi, mentre sulla scena si muovono personaggi, meglio se femminili, che paiono rasentare il mito e la leggenda così da rendere la sua opera un monumento incrollabile, che più nessuno è riuscito a imitare.