Il filo conduttore di questa raccolta di articoli e piccoli saggi di Sandro Marano è quello di una critica alla civiltà moderna condotta dal particolare punto di vista della poesia e dell’ecologia. I poeti, gli scrittori, i filosofi, gli artisti, gli uomini politici passati in rassegna dall’autore ci invitano alla meditazione, al raccoglimento, ad un pensiero forte al di fuori degli schemi pregiudiziali e del “politicamente corretto”.
Il tutto nel breve, nel conciso, nella leggerezza. Fatti quotidiani, citazioni, domande, interpretazioni storico-critiche si amalgamano e si susseguono nel tentativo di capire il tempo che stiamo vivendo, di riflettere sul mistero della vita, di sentirci in fondo meno soli.
Lo scrittore allora è un po’ come “il cane della scrittura”, cui si riferiva in un suo magnifico racconto Pierre Drieu La Rochelle: al pari del cane che cerca gli avanzi per nutrirsi e sopravvivere, egli segue le tracce e le mette insieme, fuori di metafora, si volge alla scrittura per superare o cercare di superare la disarmonia del vivere, le contraddizioni, l’assurdo.