La delicata ed intensa descrizione di una storia d’amore, mai dimenticata, tra il protagonista ed una donna che in tutte le sue espressioni di vita ricorda “Lilith” (di qui il titolo) la prima moglie di Adamo (Genesi 1.27). Una donna decisa a vivere la propria vita in assoluta libertà ed autonomia: dalla esuberanza dei sensi, alla gestione della rinuncia fino all’accettazione del dolore più grande… affrontato con dignità e rassegnazione.
Una figura femminile contrapposta ad un’altra (la moglie del protagonista) tradizionalmente dedita e sottomessa fin quasi a divenire ombra armonica e fluttuante nei confronti del proprio marito, così come ogni “brava” compagna deve essere secondo la figura della più nota moglie di Adamo: “Eva” (Genesi 2.18)