Islam ottomano e Cristianità tra guerra di religione,
politica e interessi commerciali (1299-1739)
Il libro presenta 440 anni di storia religiosa, politica, diplomatica, sociale eovviamente militare. Il quadro che ne esce è impressionante, tra Papi e Sultani, Imperatori e re, santi e visir, battaglie di terra e di mare, condottieri eavventurieri, diplomatici e corsari, e la grande massa delle popolazioni massacrate ma anche ribelli.
 Vengono narrati i più decisivi assedi (da Costantinopoli a Vienna), descritte le più grandi battaglie (da Nicopoli a Lepanto fino a Zenta) e le più efferate tragedie (da Otranto e Famagosta); e viene esaminato l’operato dei grandi protagonisti militari (da Hunyadi e Scanderbeg ai Barbarossa, da La Valette a don Giovanni d’Austria, dal Montecuccoli e dal Morosini a Eugenio di Savoia), politici (dai primi sultani a Maometto II e Solimano il Magnifico, dai Re Cattolici a Carlo V e Filippo II, da Francesco I al Re Sole, da Leopoldo I a Sobieski, senza tralasciare quello degli Stati balcanici e italiani, Serenissima in primis), religiosi, da Giovanni da Capistrano a padre Marco d’Aviano.
 La maggiore attenzione però viene data alla costante — ma nient’affatto uguale per intensità e convinzione — politica di decine di pontefici, che dovettero combattere anzitutto contro la ritrosia e spesso il tradimento delle potenze cristiane.
 È la ricostruzione generale di una vera e propria epocale pagina della storia umana, dove le centinaia di personaggi appaiono come i protagonisti di un’epopea tragica e sommamente violenta, ma anche eroica e gloriosa. Un affresco del più grande scontro di civiltà forse mai avvenuto nella storia, ma, al contempo, di un sotterraneo incontro di interessi politici ed economici.