Questo lavoro è il risultato di una lunga
ricerca e raccolta di materiale, documentazione
e testimonianze, nonché della lettura di testi
misconosciuti abbandonati all’oblio, in cui sono
stati quasi maniacalmente collezionati frammenti di
quotidianità dei paesi comunisti. Si tratta dunque
prevalentemente di notizie minori, che proprio per
la loro immediatezza danno forse maggiormente da
pensare poiché colpiscono come un pugno nello
stomaco, violento ed improvviso.
In queste pagine trova corpo quel che è stato
ed è il comunismo e forse nello stesso momento in
cui il lettore si addentra nella lettura un ennesimo
grido di dolore, che non dobbiamo ignorare, si erge
ancora in qualche angolo del mondo comunista.
Queste pagine trasudano lacrime, non raccoglierle
sarebbe criminale.
Più che sul comunismo, è sulle sue vittime che
sono state scritte queste pagine: un dovere morale,
prima ancora che esigenze storiografiche, ha infatti
ispirato questi anni di tenaci ricerche, il cui unico
scopo è stato quello di non disperdere nel nulla
le urla disperate dei milioni di uomini che, ancora
per troppi, restano tutt’oggi mute. Il comunismo
in bianco e nero vuole dunque essere la voce di
queste dimenticate vittime.
[ISBN-978-88-7497-977-6]
Pagg. 144 - € 12,00
|