Questa raccolta di testi in forma di pensieri brevi ha come interlocutore implicito Nietzsche, e intende svolgere a livello filosofico, estetico, psicologico e di posizionalità esistenziale alcuni temi del filosofo di Röcken.
L’autore discute individualmente o in modo intrecciato il prospettivismo, l’arte come espressione della volontà di potenza, l’unidimensionalità psicologica anidentitaria, la vita vissuta gioiosamente ed energeticamente.
La destrutturazione del soggetto viene qui intrapresa dal parlante stesso: in questo il presente volume mira ad andare oltre il semplice esercizio letterario al fine di proporre un modello di antropotecnica che liberi le passioni e la corporeità aggiogate dalla ragione classica.