Manuel García Morente (1886-1942) è uno dei grandi nomi della filosofia spagnola del XX secolo. Laureatosi alla Sorbona, nel 1912 ottenne la cattedra di Etica della Facoltà di Filosofia dell’Università di Madrid, di cui divenne Preside nel 1931. Nonostante le sue simpatie cosmopolite e liberali, allo scoppio della guerra civile fu costretto a fuggire per non essere assassinato da “rossi”, che lo avevano condannato a morte. Nel duro e misero esilio parigino si verificò «il fatto straordinario» della sua conversione e, tornando in patria dopo numerose vicissitudini, chiese al vescovo di Madrid di prendere i voti. Divenne sacerdote nel 1940, due anni prima di morire.