BIO-BIBLIOGRAFIA


LE OPERE

Teatro







Guido Giuliante


Guido Giuliante

     Guido Giuliante nacque a Pennapiedimonte, in provincia di Chieti, il 19 no-vembre 1912, e morì a Civitella Messer Raimondo, nell’entroterra abruzzese, il 17 giugno 1976, all’età di sessantaquattro anni.
     Studiò presso il Liceo classico “Vittorio Emanuele II” di Lanciano, licenzian-dosi nel 1934, e conseguì l’abilitazione magistrale a Chieti, nel 1936. Negli anni suc-cessivi insegnò saltuariamente nelle scuole elementari e portò avanti gli studi in me-dicina, a Napoli, dove li concluse nel 1941 e dove – chiamato alle armi – fu prima soldato e poi ufficiale medico, fino agli inizi del 1944, allorché – rientrato a Chieti – si dette alla militanza civile e democratica, prodigandosi con gratuita disponibilità nella cura dei malati poveri e nel sostegno degli sfollati venuti dalle località vicine.
     A Chieti inoltre animò le riunioni clandestine tenute dall’arcivescovo Giuseppe Venturi e sostenne gli esponenti dell’antifascismo, per la ricostruzione morale e ma-teriale della città e dell’Abruzzo.
     A Liberazione avvenuta, promosse numerose iniziative culturali e sociali e, dal 1946, fu pubblico amministratore, nel Consiglio comunale e nel Consiglio provincia-le, ma riprese anche gli studi, specializzandosi in Chirurgia Generale a Bari e in Or-topedia a Pisa. Giuliante tuttavia, pur ricoprendo ruoli di prestigio nel campo profes-sionale (come l’incarico di dirigente sanitario nella sede INAIL di Chieti), non trascu-rò l’impegno assistenziale e il soccorso ai più bisognosi, in un sentimento profondo di solidarietà ed altruismo e in ossequio alla sua visione cristiana della vita.
     Dal dopoguerra iniziò anche a pubblicare i suoi scritti, inizialmente su giornali e periodici poi in volume. Nel 1960 fu chiamato a presiedere l’Istituto Statale d’Arte “Nicola da Guardiagrele” di Chieti, e dal 1961 al 1968 a ricoprire le cariche di diret-tore della “Bottega d’Arte” e di presidente dell’“Ente Provinciale per il Turismo”; in tale veste Giuliante si impegnò a promuovere iniziative volte alla migliore conoscen-za della lingua e della cultura del territorio, in collaborazione con Ernesto Giammarco e con la più salda intellettualità della regione.
     Sposato con Anna Maria D’Agostino (nata a Pollutri il 22 dicembre 1933), eb-be tre figli — Felice, Luca e Marianna —, ma il 1° giugno 1972, in un incidente stra-dale nei pressi di San Vito Marina, la D’Agostino morì segnando irreparabilmente la vita del poeta, il quale non trovò modo di riprendersi. Giuliante si spense — dopo an-che una grave forma di infarto che lo costrinse in clinica a Milano — il giorno del “Corpus Domini”, come la sua stessa Anna quattro stagioni prima. Nel 1975 era stato ordinato diacono.
     La sua produzione teatrale — che comprende opere sia in lingua italiana che in dialetto (fiabe musicali, commedie, oratorii, poemi sinfonici) — è rimasta finora ine-dita e dà luogo ad un corpus di grande significato culturale, in cui si rispecchiano le qualità della drammaturgia abruzzese degli anni Cinquanta e Sessanta: una stagione di ricerche e di approfondimenti che costituisce un prezioso patrimonio, da conserva-re a beneficio delle generazioni di oggi e di domani.




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