Anselmo Tosatti nasce a Medolla, provincia di Modena, già Ducato Estense, nel 1950, da famiglia cristiana radicata sul territorio dal 1321, allorché gli antenati, in fuga dalle lotte comunali della Firenze dantesca, si erano insediati stabilmente sulle terre un tempo paludose bonificate dai frati benedettini dell’Abbazia di Nonantola.
Entrato in Magistratura, come già il nonno, nell’anno 1976, dopo avere prestato servizio militare quale ufficiale dell’Arma dei Carabinieri, ha esercitato le funzioni giudicanti prima presso la Pretura di Carpi e il Tribunale di Modena e quindi, dal 1994, presso la Corte d’Appello di Venezia.
Venuto a conflitto con le Istituzioni, nel 1991, a motivo della difesa ad oltranza della famiglia naturale, in ragione di taluni suoi scritti, ha da allora osservato assoluto silenzio.
Oggi, dunque, raggiunta la cosiddetta età pensionabile e così non più in servizio, ha deciso di dare alle stampe queste sue accorate considerazioni, volte, come è evidente dal testo, a provocare una salutare presa di coscienza collettiva in relazione alla situazione attuale di oggettivo disordine, morale e sociale, a livello mondiale.