LUIGI PREVITI (1823-1891), nacque a Palermo, dove studiò presso i Gesuiti, entrando quindi nella Compagnia di Gesù. Insegnò grammatica e retorica in vari collegi gesuitici. Quando, l’invasione garibaldina, i Gesuiti furono cacciati dal Regno delle Due Sicilie, si rifugiò in Francia, proseguendo i propri studi e il proprio insegnamento. Nel 1870 tornò in Italia, dedicandosi alla predicazione, alle quaresime, alle missioni e agli esercizi spirituali. Nel 1885 fu chiamato a collaborare stabilmente con il collegio degli scrittori di «Civiltà Cattolica», occupandosi prevalentemente della cronaca contemporanea. Scrisse anche di pensiero cattolico contemporaneo e di Giordano Bruno. Morì nel luglio del 1891, lasciando incompiuto il romanzo Le vittime del Divorzio.
Tra le opere saggistiche si ricordano: Studi sulla letteratura rivoluzionaria in Italia (1876), Della decadenza del pensiero italiano (1881), Giordano Bruno e i suoi tempi (1887), La tradizione del pensiero italiano (1891), Del divorzio (sua origine e suoi effetti) (1891).
Tra le sue opere letterarie va menzionata la raccolta Racconti e leggende (4 voll., 1886-1890), da cui è tratto il presente romanzo, che ebbe anche una traduzione in spagnolo.
PIERRE-EMMANUEL-ALBERT DU CASSE (1813-1893), ufficiale di Stato Maggiore dell’esercito francese e poi consigliere della Corte dei Conti transalpina, scrisse alcuni romanzi e soprattutto saggi di storia militare.